Forte contrazione economica nel 2020 e una ripresa che resterà incompleta nel 2021

Con le severe misure anticovid in vigore in Macedonia del Nord e negli stati dei principali partner economici, la produzione interna del paese si è contratta del 12,7% nel secondo trimestre dell’anno dopo una breve crescita del 0,2% avvenuta nei mesi precedenti allo scoppio della pandemia. I consumi dei privati sono calati del 5,2% nella prima metà dell’anno. Il reddito delle famiglie è stato colpito da un forte calo delle rimesse mentre gli stipendi, al contrario, hanno continuato la loro crescita grazie ai sussidi pagati dallo stato per fronteggiare i danni provocati dalla pandemia. Gli investimenti sono crollati del 13 percento nei primi sei mesi del 2020. Il governo ha adottato diverse misure per un totale del 9% del PIL del 2020, con una implementazione estesa al 2021. Tuttavia, ci si aspetta un’ulteriore contrazione dell’economia nella primavera del 2021.

Ci sono cauti segnali di un eventuale ricrescita dei consumi domestici. Supportati dalle misure della banca centrale, I prestiti al settore privato rimangono sostenuti. D’altro canto, la produzione del settore auto motive ha subito una crescita in linea con la crescita dell’economia tedesca, la quale è la destinazione finale per quasi la metà dell’export macedone. La ripresa si poggerà ampiamente sulla ripresa dei consumi interni e probabilmente bisognerà aspettare il 2022 per vedere i primi risultati positivi, poiché l’incertezza sull’andamento della pandemia e le relative misure di contenimento stanno frenando la spesa delle famiglie, nonostante le solide prospettive occupazionali e un rapido recupero delle rimesse, e ritardando alcuni investimenti privati almeno nel 2021.

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